I risultati delle urne da Parigi , Atene e Berlino sono ancora caldi, ma i mercati non fanno attendere la loro reazione. Milano ha aperto in flessione del 2,22%, prima di ritracciare a -1,3%. Male, anche i principali listini europei: Francoforte cede l'1,8%, Parigi l'1,4%, mentre Londra è chiusa per "Bank holiday". Atene perde oltre il 7% sui timori che non si riesca a formare il nuovo governo. La Borsa di Tokyo ha chiuso la prima seduta dopo un lungo week-end festivo in profondo rosso: -2,78%. Giù anche le altre Borse asiatiche: Hong Kong perde il 2,52%, mentre Shanghai termina invariata e Seul chiude ai minimi da tre mesi, in calo dell'1,64%. I timori degli investitori sono legati alle incertezze sul fatto che l'Eurozona riesca a mantenere la politica di rigore dei conti vista dai mercati come cruciale per risolvere la crisi del debito sovrano.
L'agenzia di rating Standard & Poor's prova però a tranquillizzare i mercati e in comunicato spiega che la vittoria del socialista Francois Hollande alle presidenziali francesi non avrà un "impatto immediato" sul merito di credito del paese o sul suo outlook. S&P, a gennaio, aveva già abbassato
il suo giudizio sulla Francia dalla tripla A ad "Aa+" con outlook negativo, il che implica - come ricorda la nota - che c'è "un terzo delle possibilità" che il rating sia abbassato quest'anno o nel 2013.
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lunedì 7 maggio 2012
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