lunedì 20 febbraio 2012

WEEKLY OUTLOOK

Finita in salita la settimana per i mercati finanziari, trasportati dalle trimestrali americane che stanno vivendo per la maggior parte un momento di euforia ristabilendo un mood di mercato che sta riattirando gli investitori su asset class azionari considerati più rischiosi . Nell’ultimo mese dobbiamo considere anche gli importanti IPOs visti (initial pubblic offer) guardiamo a Fabebook , e il mercato non meno importante delle fusioni ed acquisizioni, che sono sempre indice di salute di mercato !

Gli indicatori di sentiment americani, come il dato sul Jobless Claim che si continua a mantenere sotto le 400k unità, hanno subito forti miglioramenti aiutando a mantenere questo clima di euforia sempre mitigato dal rollercoaster Greco. I dati cinesi hanno confermato una “tenuta” del mercato interno con i dati sulla produzione industriale,pil e vendite al dettaglio su livelli considerati accettabili per l’economia cinese che a fine 2011 aveva subito un inflessione della crescita di un punto percentuali dai costanti 9% annuo di crescita che ormai ci ha abituati a vedere. L’inflazione dal canto ha registrato un lieve miglioramento lasciando un possibile spazio di manovra.

Nel breve termine resta determinante una accordo sulla Grecia.

I rischi di recessione per l’intera Eurozona si sono ridotti considerevolmente ed il PMI dell’Eurozona è tornato al di sopra del livello di 50 segnalando perlomeno un possibile rialzo delle aspettative di crescita per il secondo semestre 2012.

Come detto prima stiamo assistendo ad un aumento della propensione al rischio con investitori che stanno tornando su titoli europei e su asset class considerate più rischiose come l’azionario. Il discorso è sempre uguale l'impostazione di investimento deve essere sempre diversa dalla normale ratio che psicologicamente saremmo portati a prediligere , il comprare e investire su grossi rialzi può portare probabilmente a guadagni sul medio lungo ma è sui grossi ribassi di mercato che bisogna essere attenti nell'impostazione di portafoglio , è sempre molto difficile trovare il "bottom" di mercato ma è sui ribassi dicevamo che dobbiamo incentrare il focus e piazzare le nostre entrate. Considerando sempre il mercato a livello Macro, considerando che la crisi Grecia si è presentata in un momento molto molto diverso di mercato rispetto alla crisi Lehman Brothers, con molte meno possibilità di una recessione di tale portata.

Il rialzo di mercato a cui abbiamo assistito in questo inizio 2012 ha colto di sorpresa un po tutti soprattutto la grossa mole di esposizioni short di mercato che si sono trovate a fronteggiare un forte rialzo di mercato (ricordiamo con un sorriso il "trader" che sulla BBC aveva previsto erroneamente la fine del mercato monetario ci avevano (almeno per quanto mi riguarda )



lasciato con un sorriso sulle labbra , e lasciando la maggior parte dei market analyst scarichi su posizioni a maggior volatilità. Questa mancanza di esposizioni lunghe ma ancora più importanti queste enormi posizioni "short" a mercato e la loro necessaria chiusura di tutta fretta da parte dei grossi "Hedge Fund Manager" a portato livelli di acquisto sempre più importanti a mercato sostenendo la crescita di questi due mesi.

L'outlook rimane positivo a parte colpi di testa dei Papademos & Co , quello che potremo vedere sarà prese di profitti sfruttando l'incertezza di questi giorni ma viste le posizioni ancora molto liquide difficilmente si vedrà prendere il sopravvento dei "Bear"a mercato e difficilmente vedremo ritracciamenti importanti, ma solo correzioni momentanee. Gli spread dovrebbero prospettare miglioramenti soprattutto per i PIGS e dal lato azionario si dovrebbero vedere aumenti di posizioni long soprattutto su mercato americano sempre il più forte a livello mondiale in termini di qualità ed earnings. Molto positive saranno ancora le società americane con esposizioni estere su paesi emergenti come Cina India e Brasile.


Cio che dobbiamo considerare sono i livelli raggiunti dal mercato e gli importanti livelli di resistenza che si stanno testando in questi giorni :





Con il bassissimo livello della volatilità raggiunto ci troviamo in una fase sicuramente difficile da gestire, considerando che l'S&P (grafico in alto pagina) ha toccato il 4.4% di guadagno a gennaio il migliore dal 1997 , questo non deve spaventare perché le condizioni sono molto diverse da allora i mercati molto più sviluppati e soprattutto il mercato non è trascinato da una bolla speculativa ma da effettivi dati forniti dalle trimestrali delle società americane e da indicatori macroeconomici come l'occupazione americana , in altri mercati i rialzi sono stati anche maggiori ma il motivo e il livello di sconto incredibile che i mercati scontavano a fine 2011 , forse implicavano livelli di fallimenti a catena che difficilmente potrebbero presentarsi in un periodo post Lehman! e mooolto difficilmente la Grecia verra lasciata fallire ....anzi è praticamente impossibile, sono i termini che spaventano , e spaventa ancora di più il fatto che non sia in grado con le sue manovre finanziarie ad effettivamente ristabilire una crescita economica che gli dia la capacità di risarcimento del suo debito nel lungo periodo per poter abbassare il suo indice debito / pil stellare, sopprattutto considerando il suo bassissimo pil ! ( la cosa migliore a mio modestissimo parere sarebbe stata il fallimento istantaneo greco nel giugno luglio dell'anno scorso , una sberla secca senza preavviso per nessuno , ingoiare la pillola e far uscire la grecia dall eurogruppo senza permettere la perpetrazione di questa buffonata, in quanto le manovre proposte ai greci primo sono ingiuste secondo sono manovre che possono portare solo a deflazione e stagnazione economica e per un economia cosi poco sviluppata sono manovre devastanti che mi portano a pensare che i problemi saranno solo posticipati e non risolti. Il problema e l'auto sostenibilità della Grecia e la perplessità rimane sull'effettiva sostenibilità del piano di rientro del deficit Greco.

Sul mercato obbligazionario dei principali Stati Sovrani Europei, Italia e Spagna. La fortissima discesa dei tassi a breve, arrivati al 2,23% sul Bot a 12 mesi nell’asta dello scorso 13 febbraio, non è certo dovuta al raggiungimento di un accordo di tagli di bilancio in Grecia, quanto ad un miglioramento complessivo delle condizioni di liquidità e ad una diversa percezione delle prospettive di crescita economia mondiale che indirettamente hanno ridotto i rischi di recessione profonda in Europa ed a un rientro di capitali esteri su tali titoli di stato.

° Orizzonte medio lungo prospettive buone anche se nel breve ci potranno essere ritracciamenti sulle resistenze ma non significativi ribassi


° Economia Americana on ottimi indicatori sociali e macro


° Sviluppo Cinese inflessione contenuta


° Crisi paesi sovrani verso risoluzione

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