lunedì 5 marzo 2012

EUR/USD

A seguito della operazione di LTRO effettuata con successo la scorsa settimana da parte della BCE vorrei modificare leggermente le previsioni sull’euro per i prossimi mesi. L’opinione prevalente resta sempre impostata al ridimensionamento dell’euro nel corso del 2012 ma il ribasso sarà spostato in avanti nel tempo con obbiettivo posizionato a quota 1,200 – 1,2500.

Nel breve termine l’euro dollaro resterà stabile. Una delle ragioni più importanti per il ridimensionamento dell’euro è rappresentata dalla politica monetaria della BCE che nei prossimi mesi avrebbe dovuto intraprendere un’azione più aggressiva. L’efficacia ed il successo dell’operazione LTRO hanno mostrato che i problemi di finanziamento del sistema bancario sono sostanzialmente diminuiti a seguito di queste operazioni e credo che la BCE potrà avere un atteggiamento sui tassi più moderato effettuando solo un ridimensionamento dei tassi di 0,25 % nel corso del 2012. Ulteriormente dopo la decisione di approvare il secondo pacchetto di salvataggio da parte della UE alla Grecia i rischi sono diminuiti e quindi una fase di relativa calma sui mercati finanziari è possibile.

In questo periodo l’euro dollaro resterà inserito nella fascia di oscillazione tra quota 1,300 e quota 1,3500. L’assenza di notizie per l’euro potrà essere considerata come favorevole e ricordiamoci che stiamo vivendo la fase di “Sweet Spot” come indicato da qualche settimana, guidata dal rimbalzo dei dati sulla crescita e dalla bassa inflazione, con le banche centrali che continuano ad immettere liquidità nei mercati. Siccome molti operatori hanno perso l’opportunità di partecipare al miglioramento dei titoli obbligazionari dei paesi periferici , ritengo che in questa fase cercheranno di entrare in questo mercato sostenendo quindi i prezzi e di conseguenza l’euro, come evidenziato dal grafico. Non credo però che la previsione per un ridimensionamento dell’euro possa essere modificata, ma è solo spostata in avanti nel tempo.

In effetti le problematiche strutturali dell’euro sono ancora tutte irrisolte. Il “Gap” competitivo tra i paesi “core” ed i paesi “periferici” della zona euro resta presente. Dopo le operazioni LTRO il sistema bancario europeo resta maggiormente esposto verso i titoli del debito pubblico ed è chiaro che la BCE ha una posizione privilegiata rispetto agli altri credito, ma la Germania continua ad opporsi ad un ampliamento del fondo ESM. Se nei prossimi mesi si presenterà un ulteriore momento di difficoltà dei paesi periferici il sistema bancario sarà maggiormente vulnerabile ed il fondo ESM non sarà sufficiente.

Direi che uno dei fattori scatenanti per l’euro potrà essere rappresentato dai dati economici riguardanti la crescita per il 2° semestre 2012 che dovrebbero evidenziare un peggioramento. In un contesto di bassa crescita , il rapporto Debito-Pil avrà difficoltà a restare sotto controllo e ci sono solo tre strade per gestire questa questione: più austerità, ulteriori salvataggi e migliore competitività. Di queste opzioni solo l’ultima sembra essere quella percorribile e credo quindi che l’euro potrà oscillare al ribasso contro dollaro e contro le altre principali valute se la zona euro vorrà restare sotto l’attuale forma.

I dati più importanti che potranno essere verificati in questa fase di mercato saranno quelli riguardanti la crescita (PMI) e se come credo la crescita mostrerà attraverso questo settore economico il peggioramento, l’euro potrà andare sotto pressione.
GBPAnche per la sterlina resta valida l’analisi effettuata per il dollaro. La stabilità che si potrà verificare sull’euro porterà la valuta inglese ad oscillare all’interno della fascia tra quota 0,8250 e quota 0,8550 per i prossimi mesi. Il ridimensionamento dell’euro ed il conseguente miglioramento della sterlina verso quota 0,800 sarà solo spostato in avanti nel tempo.

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