lunedì 12 marzo 2012

GRECIA IN DEFAULT

La Grecia, dopo mille parole e discussioni, è in DEFAULT ufficiale, grazie all’ISDA che ha dichiarato esigibili i diritti dei possessori dei CDS. Questo fatto cambia nuovamente le carte in tavola (ed i conti) di questa crisi. Ma sottolineo quanto ho già detto nel suindicato post. Non illudiamoci, questo default non è la parola “fine” ad una crisi che ormai ci accompagna da anni. Non è che l’ennesima puntata di un serial che durerà ancora un bel po’, visto che la Grecia NON è fuori pericolo e soprattutto il sistema economico (in primis dell’Eurozona) è ancora profondamente instabile e in difficoltà. Restate con noi e cercheremo insieme di scoprire strada facendo cosa di riserveranno i mercati nei prossimi mesi.
L'uso da parte della Grecia della clausola di azione collettiva (Cac), un dispositivo coercitivo che obbligherà i creditori privati recalcitranti a partecipare alle perdite sul debito ellenico causate dalla sua ristrutturazione, farà scattare il pagamento di 3,25 miliardi di dollari di risarcimenti da parte delle assicurazioni stipulate contro l'insolvenza di Atene. Lo ha deciso la International, Swaps & Derivative association (Isda). Dopo la determinazione di tale organismo internazionale - riporta l'agenzia Bloomberg - un totale di4.323 contratti di credit default swap (Cds) potranno essere definiti: prima del pronunciamento i cds sulla grecia erano a rincarati a un record di 7,68 miliardi di dollari in anticipi e a un premio annuale di 100mila dollari per assicurare 10 milioni di dollari di debito ellenico. La decisione dell'Isda, che ha sede a New York, è stata unanime, si legge in un comunicato. L'asta per determinare il valore che sarà recuperato - riporta l'agenzia Bloomberg - è in programma il prossimo 19 marzo all'Isda.

Nel pomeriggio la Grecia aveva approvato l'attivazione delle clausole di azione collettiva (Cac) nel quadro della ristrutturazione del debito. Le clausole di azione collettiva (Cac) obbligano i creditori privati detentori di bond che rientrano nella legge greca ad accettare obbligatoriamente lo swap sul debito. In questo caso le adesioni arriveranno al 95,7%.
Nuovi aiuti
Il Fondo monetario internazionale, proporrà un nuovo prestito alla Grecia da 38 miliardi di $ (36,7 miliardi di Euro). Lo ha annunciato il numero uno del Fmi, Christine Lagarde. «Oggi ho consultato il consiglio esecutivo del Fmi e, come discusso con il governo greco, ho intenzione di raccomandare un accordo per 28 miliardi di euro per sostenere l'ambizioso programma economico della Grecia ne prossimi quattro anni»
Ora ci sono le condizioni per il via libera finale dell'Eurozona al secondo pacchetto di aiuti alla Grecia. Lo indica il presidente Jean Claude Juncker in una nota. La Grecia, ha indicato, ha rispettato «in modo soddisfacente» quanto gli altri governi hanno chiesto come condizione per ottenere il nuovo prestito. Infine Juncker ha invitato il Fmi a contribuire in misura «importante». il Fmi deciderà giovedì prossimo, dopo la riunione dell'Eurogruppo di lunedì, ed è già chiaro che la sua eventuale partecipazione dovrebbe essere in misura inferiore a un terzo. «L'Eurogruppo è stato informato che la Grecia attiverà le clausole di azione collettiva applicabili ai bond sotto quadro legale ellenico», ha indicato Juncker.
L'annuncio di Fitch: rating declassato
La decisione era prevista, e puntualmente è arrivata. Fitch ha declassato il rating sulla Grecia da '"C" a '"insolvenza parziale" (restricted default). Con un comunicato l'agenzia ha annunciato la decisione dopo la conferma, da parte delle autorità greche e dell'Ue, della decisione di procedere con lo scambio sui titoli di Stato ellenici, che di fatto opera un consistente taglio sui pagamenti.
Venizelos: mancano sette miliardi
«Mancano sette miliardi» per raggiungere la cancellazione del 100% di 107 miliardi di debito greco. Lo ha affermato il ministro delle Finanze Evangelos Venizelos durante la conferenza stampa in cui ha espresso soddisfazione per il risultato dell'operazione di bond swap. Venizelos ha comunque voluto sottolineare i detentori di bond per 7 miliardi che non hanno accettato la proposta di scambio non recupereranno il loro credito totalmente. «Alcuni possono credere» che riusciranno a ottenere un completo rimborso «ma è un pensiero ingenuo».
Adesioni all'85,2%
Ammontano all'85,8% le adesioni dei creditori privati sotto legislazione greca pari a 152 miliardi di euro allo swap obbligazionario sul debito greco mentre quelli sottoposti a legislazione internazionale hanno consegnato 20 miliardi pari al 69% del totale.
La soddisfazione di Bruxelles
La Commissione europea è «molto soddisfatta» dell'ampio e positivo risultato dello scambio di debito volontario in Grecia. Lo ha dichiarato il commissario agli Affari Economici Olli Rehn. «Ciò dimostra il forte sostegno agli accordi raggiunti in febbraio sul secondo programma per la Grecia».
fonte ilsole24ore




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