lunedì 16 aprile 2012

APRILE HA GIA' CANCELLATO I RIALZI DEL PRIMO TRIMESTRE


"Sell in may and go away" recita un motto conosciuto negli ambienti finanziari. Quest'anno le Borse europee non hanno atteso il mese di maggio per intraprendere la strada della discesa. Sono bastate le prime due settimane di aprile per cancellare i rialzi messi a segno nei primi tre mesi dell'anno. Escluso il Dax ovviamente. L'indice guida della Borsa di Francoforte mantiene un rialzo in doppia cifra da inizio anno, mentre il domestico Ftse Mib è già sotto di quasi il 5 per cento e l'Ibex35 neanche ci ha provato a guadagnare terreno e soccombe del 15,3%. Una scala di valori che riflette perfettamente le condizioni delle diverse nazioni. La sensazione netta è che i mercati attribuiscano alla Spagna una probabilità molto bassa di farcela da sola. Si aggiungerebbe in tal caso a Irlanda, Portogallo e Grecia nella lista dei paesi salvati. Con l'aggravante del rischio di trascinare con se l'Italia. Il denaro dei fondi salva-Stati non sarebbe a quel punto sufficiente. Per ora, tuttavia, dalla parti di Berlino fanno professione di austerità. Questa è la medicina/punizione richiesta per le nazioni meno virtuose con il rischio di uccidere, insieme con il virus, l'intero organismo. Rimane in un limbo sospeso la Francia, in attesa delle elezioni presidenziali di domenica prossima, precedute venerdì dalla riunione dei ministri dell'Economia e dei banchieri centrali dei paesi del G20.  

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