lunedì 16 aprile 2012

Oil Market Report

Nella giornata del 12/4 è stato pubblicato l’ Oil Market Report, informativa di fondamentale importanza per gli operatori del settore. Il documento redatto dall’IEA (International Energy Agency) diffonde le stime dell’agenzia mensilmente cercando di mostrare con una panoramica le dinamiche che regolano la domanda e l’offerta nel complesso mercato del petrolio.
Cerchiamo di riassumere i concetti principali, nella recente pubblicazione si prevede una domanda mondiale di petrolio in crescita nel 2012 di 0.8 mb/g a 89.9 mb/g (+0.9% a/a).
La produzione totale dei Paesi al di fuori dell’OPEC (The Organization of the Petrolem Exportuing Countries) dovrebbe aumentare a 53.4 mb/g nell’anno in corso, segnando una variazione percentuale dello 0.7. Le interruzioni non pianificate di produzione, nei suddetti Paesi, hanno però toccato picchi di 1.1 mb/g durante i primi tre mesi dell’anno, queste frenate hanno fermato l’output a 53.2 mb/g. L’offerta richiesta implicitamente ai membri dell’OPEC per bilanciare il mercato globale è stimata a 30.1 mb/g per il 2012. Durante il mese di marzo la produzione OPEC è ai massimi, i livelli raggiunti sono i più alti degli ultimi tre anni, il valore è di 31.43 mb/g. Diversi paesi si sono impegnati a ridurre le importazioni in vista delle possibili riduzioni dell’offerta Iraniana nei mesi a venire.
In febbraio le scorte totali di petrolio presso i Paesi OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) sono scese di 12.4mb a 2630mb, rispetto alla media di 38.8 mb. Il deficit dello stock nei confronti della media a 5 anni denota un restringimento di 13.9 mb, dai 40.4 mb in gennaio. I giorni di consumo stimati sono aumentati a 59.6 con una variazione di 1.2 giorni. I primi dati di marzo mostrano invece un’inversione di tendenza con un incremento a 22.6 mb nelle scorte dei Paesi OCSE.
Queste le indicazioni per i prossimi 12-18 mesi da parte dell’IEA, nella mattinata le materie prime hanno aperto in territorio negativo a causa delle indicazioni negative dei dati macro cinesi, che mostrano l’economia in lieve rallentamento, nuovi prestiti e i dati sulla produzione industriale sono sopra le aspettative.

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